Inanzi tutto è doveroso fare una premessa: Cos’è la “microlevigazione”?

Si parla di microlevigazione quando su pavimenti in pietra naturale “moderatamente” rovinati (moderatamente in quanto di fronte a pietre estremamente rovinate, deve necessariamente intervenire il marmista con attrezature idonee) si agisce con delle monospazzole rotanti, o rotorbitali, qust’ultime più indicate e l’ausilio di dischi diamantati.

A questo punto si va a rimuovere la parte superficiale, quella rovinata, dei pavimenti in pietra naturale, (Marmo, granito, travertino, biancone ecc) dapprima con un disco a grana grossa, per rimuovere i micro graffi che con il calpestio si sono venuti a creare, pregiudicandone la lucentezza, in seguito con grane progressivamente più finisi ripristina la naturale lucentezza del pavimento. Successivamente mediante l’utilizzo di paste lucidanti, protettive ed antiscivolo, si va a rendere il pavimento naturalmente protetto.

Questo trattamento, sebbene più costoso delle normali lucidature o cristallizazzioni, è un attività che oltre a durare nel tempo, dona al pavimento un aspetto più armonioso e naturale.

La microlevigazione può tranquillamente essere estesa al parquet. Con le stesse monospazole rotorbitali ma questa volta con l’ausilio di di dischi abrasivi specifici per il legno, dapprima con dischi a grana grossa, viene rimossa la vernice o la cera che proteggono il pavimento in legno, fino a rimuovere eventuali solchi.

Dopo di che con dischi abrasivi progressivamente più fini, si leviga il parque fino a rendere la superfice perfettamente liscia. A questo punto, dopo averlo aspirato e passato con uno straccio umido per rimuovere tutti i residui di levigatura, si può verniciare o cerare. Esistono sia vernici trasparenti, che con tonalità diverse.